Secondo numerosi registi visionari di film cult di fantascienza, già nel 2017 ci saremmo dovuti spostare nei cieli con automobili volanti, ma ad oggi il cielo resta sgombro e le strade sono sempre più intasate. Che qualcosa stia per cambiare?

Pare proprio di sì: Uber, la compagnia di trasporti statunitense che sta creando parecchio subbuglio in Italia nel settore dei taxi, ha annunciato di voler dare il via all'aviazione urbana nei prossimi anni, grazie a velivoli elettrici in grado di decollare e atterrare in verticale al pari degli elicotteri. La compagnia ha dichiarato di voler stringere accordi con alcune aziende strategiche e far partire la sperimentazione di un servizio taxi volante entro il 2020 nelle città di Dallas e Dubai. Secondo l'azienda, sarebbe possibile offrire un servizio taxi "senza ostacoli" ad un prezzo lievemente maggiore rispetto alle classiche tariffe delle automobili di Uber. Oltre ad Uber, anche altre startup come Kitty Hawk e la tedesca Lilium starebbero puntando ad avviare servizi con mezzi in grado di volare nello spazio aereo urbano.

Se da una parte non possiamo che essere entusiasti e affascinati da queste tecnologie, dall'altra ci chiediamo con un po' di ansia cosa potrebbe succedere in Italia nel campo delle normative e di eventuali pratiche auto "con le ali"...

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