Colpi di sonno alla guida, come capirli ed evitarli
Dopo il consumo di alcolici, i colpi di sonno al volante sono una delle principali cause di incidenti di ogni tipo (spesso gravi) che coinvolgono gli automobilisti. Prevenirli è impossibile, ma si può fare molto per limitarli e arginarli.
Diversi studi hanno dimostrato che ognuno di noi "soffre" di sonnolenza notturna tra mezzanotte e le tre del mattino. Secondo le stime dell'ACI, dormire meno di cinque ore a notte fa crescere di 4,5 volte la probabilità di incidente stradale, mentre stare svegli per 24 ore causa errori alla guida alla pari di chi ha un tasso alcolico uguale o superiore ad 1,00 g/l. Chi soffre della sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS, che in Italia colpisce circa 1,6 milioni di persone) presenta un rischio di incidente stradale tra due e sette volte maggiore delle persone non affette.
Oltre a quello di non esagerare a tavola e limitare al minimo il consumo di alcol, che oltre a stordimento porta notoriamente sonnolenza, il consiglio più indicato per chi si ritrova a guidare di notte è di fare un sonnellino di almeno mezz'ora verso mezzanotte. Un'analisi dell'università di Genova ha infatti dimostrato che, dormendo per circa un'ora e mezza prima di entrare in servizio notturno, gli agenti della polizia stradale hanno avuto un drastico calo dei pericolosissimi colpi di sonno.