UNASCA prosegue la sua (giusta) battaglia contro il CDP Digitale di ACI
Nella giornata di ieri UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole Studi Consulenza Automobilistica) ha consegnato agli organi di stampa un importante comunicato che ribadisce la sua posizione nei confronti del Certificato Di Proprietà Digitale realizzato da ACI, considerato illegittimo in base alle leggi attuali.
Contrariamente da quanto affermato da ACI, infatti, l'ordinanza del Consiglio di Stato dell'8 settembre 2016 non annulla i motivi di illegittimità del CDPD indicati dal TAR ma posticipa solamente la decisione di merito al 9 febbraio 2017. Il TAR aveva precedentemente rilevato un'incongruenza del CDPD di ACI con il quadro normativo, nello specifico con l'articolo 10 del D.M. 514/1992 e con gli articoli 93 e 94 del Codice della Strada.
Nel comunicato UNASCA ribadisce anche un punto molto importante a sfavore dell'attuale CDP Digitale: esso non rappresenta al momento alcun risparmio per gli utenti, che pagano ad ACI/PRA gli stessi 27 Euro di prima, comprendenti perfino i costi dello stampato! Inoltre, l'Associazione ricorda che i dati contenuti nel CDP Digitale riproducono parzilmente quelli già presenti nel Pubblico Registro Automobilistico, fatto che rende l'attuale CDPD inutile oltre che illegittimo.
Vi terremo aggiornati sui futuri sviluppi, auspicando come sempre che burocrazia e spese inutili per automobilisti e addetti ai lavori ne escano confitte...