ACI, PRA, Motorizzazione, DDL Madia: il punto della situazione
Tra un rimbalzo e l’altro tra Camera e Senato, prosegue il tentativo di riforma della Pubblica Amministrazione del DDL Madia anche nel campo dei trasporti, che nelle intenzioni originali aveva lo scopo di rendere più semplice la vita ad automobilisti e addetti ai lavori, recuperando milioni di Euro di spese inutili dei contribuenti.
Nel dettaglio, è emerso in questi giorni l’ultimo testo passato alla Camera (e, presumibilmente, inviato blindato al Senato per l’approvazione definitiva) della delega riguardante il cosiddetto archivio unico dei dati dei veicoli, che nella sua versione pseudo-finale subordina a una non meglio precisata “valutazione della sostenibilità organizzativa ed economica” il preannunciato trasferimento del PRA al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In caso di esito positivo del passaggio, si procederebbe poi alla creazione di un documento unico contenente i dati di proprietà e di circolazione di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, anche sotto la supervisione di un’agenzia o struttura facente capo al Ministero stesso senza pesare ulteriormente sul bilancio pubblico. Nei prossimi mesi capiremo realmente se il trasferimento del PRA alla Motorizzazione potrà passare dalle parole ai fatti e rendere ancora più evidente l’inutilità di enti duplicati come ACI, che svolgono le medesime funzioni del Ministero con inutile dispendio di risorse e denaro.