Anno 2019

Targa estera: entrate in vigore nuove misure antifrode

Dopo anni di attesa, finalmente sono entrate in vigore nuove misure per combattere l'adozione e l'utilizzo di targhe estere da parte di cittadini residenti in Italia con lo scopo di evitare il pagamento delle imposte nazionali di bollo e assicurazione.

Modificando l'articolo 93 del Codice della Strada, il Decreto Sicurezza ha introdotto il divieto di circolazione con targa estera per chi ha stabilito la residenza in Italia da più di sessanta giorni. È una norma molto chiara, che vuole finalmente costringere gli italiani e gli stranieri che vivono regolarmente in Italia a pagare bollo e assicurazione senza scappatoie: dal 1° dicembre 2018 chi non è di passaggio o in vacanza nel nostro paese ma ha la residenza deve obbligatoriamente dotarsi di targa italiana, fatta eccezione per chi usa un mezzo con contratto di leasing, di noleggio senza conducente o comodato.

In caso di violazione delle nuove norme, le sanzioni prevedono una multa da 712 a 2,848 Euro, il divieto di circolazione e la confisca amministrativa se il veicolo non viene immatricolato regolarmente in Italia (o se non viene richiesto un foglio di via) entro 180 giorni dall'accertamento. Chi guida un mezzo in comodato ma non può dimostrarlo con documenti a bordo, inoltre, dovrà pagare una sanzione compresa tra 250 e 1,000 Euro e provvedere entro 30 giorni a fornire le prove richieste.

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